Capitolo 4;
Agustin:
Salve ragazze.. da dove venite? disse sorridendo mettendo la mano intorno ad Euge
Euge:
dall'inferno! lo spinse via
Agustin:
Si vede.. siete molto caldeLali:
Eh?! Ma in questa scuola sono tutti maleducati?! disse rivolta a Rocio, poi ad Agus
tu saresti?Agustin:
Il tuo vero amore, e tu sei il mioLali:
Dimmi chi sei oppure ti stampo uno schiaffo in facciaAgustin:
Si, certoRocio:
Guarda che lo fa davvero! disse mettendosi a sinistra di Lali
Euge:
Già è vero! disse mettendosi a destra di Lali
Le tre lo guardavano fisso, quandò Agustin non ce la fece più a quegli sguardi
Agustin: porse la mano
Agustin, ma potete chiamarmi AgusLali:
Bravo, così si fa! .. Comunque io sono Lali, alla mia destra Euge e alla mia sinistra RocioAgus:
Bene, voi siete le nuove, vero?Rocio:
Si, siamo noiAgus:
Bene, quelli sono i vostri banchi disse indicand tre banchi vuoti
Le tre si andarono a sedere, Euge e Lali insieme e Rocio era ancora da sola, dietro di Euge e Lali c'erano due antipatiche, Maria e Candela ._.
Maria:
No, ma guarda questa ragazza che capelli che ha, che schifo! disse rivolta a Candela
Cande:
Si, mammamia.. fa schifo..Ehi bella scoppiò a ridere
Si girarono Euge, Lali ed anche Rocio
No scusa, non lo faccio più, era una battuta sarcastica "bella" comunque .. come ti chiami?Lali:
T'interessa?Maria:
Ehi stai calmaEuge:
Perchè non stai calma tu? disse alzandosi
Rocio: sbuffò
Gitana, gitana!Euge:
Scusa..Maria: rise
Fai bene a scusarti, mi fate pena, entrambe!Rocio: si alzò
Cos'hai detto alle mie amiche?Maria:
Che fanno penaRocio:
Non ho sentito, scusa, potresti venire quì e dirmelo meglio?!Maria e Candela si alzarono per sfidare Rocio
Candela:
Andiamo, lasciala perdere, è una perdenteEuge e Lali saltarono addosso a Candela e le incominciarono a tirare i capelli, Maria saltò addosso a Euge e Lali e incominciò a tirare i capelli a quelle tre, Rocio tirò i capelli a Maria saltandole addosso
Cande:
Aaaaaaaaaaaaaaah!Maria:
Ragazzeeeee!Caddero tutte a terra, quando entrarono cinque ragazzi.. le ragazze li guardavano estasiate
i ragazzi andarono in loro soccorso
Gaston:
Ehi, tutto bene? disse ponendo la mano a Rocio
Rocio: si alzò con il suo aiuto
Si, grazie *-* intanto pensava:
ma è bellissimo!Gaston: Sorrise
e...come ti chiami?Rocio:
Scusa, mi chiamo Rocio, piacere..Gas:
Piacere mio, io sono Gaston, ma chiamami Gas, se vuoi ..Rocio: sorrise
Peter: porse la mano a Lali
Tutto bene? disse alzandola
Lali:
Si, grazie *-* intanto pensava:
ma quant'è bello? *-*Peter: sorrise
Piacere Peter, ma puoi chiamarmi PittLali:
Io mi chiamo Mariana, ma chiamami Lali sorrise
Peter: sorrise
NicoR: Porse la mano ad Euge
Tutto beneEuge: si alzò col suo aiuto
Si, grazie... *-* pensava:
ma quant'è bello?NicoR:
Piacere, mi chiamo Nicolas, ma chiamami NicoEuge: Sorrise
Eugenia, ma chiamami EugePoli:
Ehi, Maria, tutto bene? disse porgendo la mano a Maria
Maria:
Si, grazie Poli.. si alzò
Vico:
Tutto bene, Cande? le porse la mano e l'alzò
Cande:
Si, grazie VicoEntrò il professore di Letteratura
Prof.Juan:
Su, ragazzi .. nei propri banchiI ragazzi si andarono a sedere nei banchi che trovarono vuoti, le ragazze si andarono a sedere nei propri banchi ridendo per i capelli delle altre e poi se li sistemarono
Prof.Juan:
Bene, io sono il Professore Juan, il vostro Professore di Letteratura..Gaston: guardò Rocio e poi il Prof.
Prof.Juan:
Aprite il vistro libro a pagina 129 .. Cercate di capire cosa vuole dire, scavate nel profondo.I ragazzi cominciarono a leggere, era una poesia .. si chiamava "La matita" di Paolo Coehlo
"
Il bambino guardava la nonna che stava scrivendo la lettera. A un certo punto, le domandò:
“Stai scrivendo una storia che è capitata a noi? E che magari parla di me. ”
La nonna interruppe la scrittura, sorrise e disse al nipote:
“È vero, sto scrivendo qualcosa di te. Tuttavia, più importante delle parole, è la matita con la quale scrivo. Vorrei che la usassi tu, quando sarai cresciuto. ”
Incuriosito, il bimbo guardò la matita, senza trovarvi alcunché di speciale.
“Me è uguale a tutte le altre matite che ho visto nella mia vita! ”
“Dipende tutto dal modo in cui guardi le cose. Questa matita possiede cinque qualità: se riuscirai a trasporle nell'esistenza sarai sempre una persona in pace col mondo.
“Prima qualità: puoi fare grandi cose, ma non devi mai dimenticare che esiste una Mano che guida i tuoi passi. 'Dio': ecco come chiamiamo questa mano! Egli deve condurti sempre verso la Sua volontà.
“Seconda qualità, di tanto in tanto, devo interrompere la scrittura e usare il temperino. È un'azione che provoca una certa sofferenza alla matita ma, alla fine, essa risulta più appuntita. Ecco perché devi imparare a sopportare alcuni dolori: ti faranno diventare un uomo migliore.
“Terza qualità: il tratto della matita ci permette si usare una gomma per cancellare ciò che è sbagliato. Correggere un'azione o un comportamento non è necessariamente qualcosa di negativo: anzi, è importante per riuscire a mantenere la retta via della giustizia.
“Quarta qualità: ciò che è realmente importante nella matita non è il legno o la sua forma esteriore, bensì la grafite della mina racchiusa in essa. Dunque, presta sempre attenzione a quello che accade dentro te.
“Ecco la quinta qualità della matita: essa lascia sempre un segno. Allo stesso modo, tutto ciò che farai nella vita lascerà una traccia: di conseguenza impegnati per avere piena coscienza di ogni tua azione. ”"
Quando tutti finirono, ognuno dava la sua opinione..
Rocio:
Beh, credo che .. che la matita sia come noi .. Dio è la nostra mano .. è vero .. perchè ci guidaGaston:
Si .. e poi è vero anche che .. che dobbiamo soffrire per essere più forti, ecco ..Lali:
E che.. che ..possiamo correggere la nostra vita ..Euge:
Ma la cosa più importante .. non è come siamo fuori .. ma come siamo dentro .. non importa se siamo belli o brutti .. l'importante è la come siamo dentroPeter:
Poi è importante anche che noi .. che noi dobbiamo lasciare un segno nella nostra vitaProf.Juan:
Bravi .. ci siete arrivati! E scommetto che ci sono arrivati tutti..Suonò la campanella
Prof.Juan:
Arrivederci ragazziTutti:
ArrivederciGaston si avvicinò a Rocio
Gaston:
Sei stata molto brava sai?Rocio:
Grazie .. anche tusi scambiarono i sorrisi
Entrò la professoressa di matematica..
L'ora passò subito ..
Entrò Mariano, ovvero il professore di musica..
Mariano:
Bene ragazzi, per la musica non possiamo stare in classe, quindi andiamo nella sala prove ..i ragazzi andarono nella sala prove
Mariano:
Allora, chi sa suonare la batteria?NicoR, Vico e Jaime alzarono la mano
Mariano:
Chi sa cantare?Lali, Euge e Rocio alzarono la mano
Mariano:
Bene ... chi sa suonare la chitarra elettrica?Peter alzò la mano
Mariano:
La classica?Gaston alzò la mano
Mariano:
La tastiera?Agustin alzò la mano..
Mariano:
Bene .. eccovi gli spartiti .. Nico tu suona la batteria, Agustin tu la tastiera, Rocio, Euge e Lali cantate, Gaston suona quella chitarra dietro a te e Peter, suona questa elettricai ragazzi cominciarono a suonare un pezzo dei Rolling Stones